GeoStrategia Digest #39
GeoStrategia è un servizio di analisi di Stroncature che si occupa di questioni strategiche e sicurezza internazionale, intese quali nuove variabili indipendenti che si impongono agli Stati e alle aziende, in un contesto globale dove l’ordine internazionale si va configurando non più secondo le logiche della convenienza economica e della competitività ma secondo quelle più antiche di amico e nemico. Particolare attenzione è dedicata all’industria della Difesa, e le sue implicazioni in termini di sviluppo scientifico e tecnologico e sulla competitività delle economie nazionali. Tutti i contenuti sono riservati agli abbonati a Geostrategia.
L’integrazione di droni, IA e forze convenzionali nel conflitto moderno
Il dibattito sull’impatto delle tecnologie emergenti nel contesto militare si sta rapidamente spostando dalla semplice valutazione della loro efficacia operativa alla comprensione di come queste possano essere integrate in architetture belliche complesse. L’intelligenza artificiale, i droni e i sistemi autonomi non stanno sostituendo direttamente le piattaforme convenzionali – come soldati e caccia – ma ne stanno modificando radicalmente le modalità di impiego. Non si tratta di un processo lineare di sostituzione, ma di una trasformazione sistemica delle dottrine, delle strutture di comando e dei modelli industriali su cui si fondano le forze armate. Gli esempi recenti delle campagne ucraine e israeliane mostrano che l’efficacia militare dipende sempre più dalla capacità di combinare strumenti eterogenei – armi convenzionali, capacità cibernetiche, strumenti di guerra elettronica, mezzi autonomi e AI – all’interno di operazioni sincronizzate e multilivello.
Crescita record delle spese militari tedesche
La Germania si impegna a un massiccio aumento della spesa per la difesa: dai circa 62 miliardi di euro previsti per il 2025 si arriverà a oltre 152 miliardi nel 2029. In altre parole, il bilancio militare tedesco più che raddoppierà nell’arco di cinque anni, portandosi a circa il 3,5% del PIL entro il 2029. Questa accelerazione (pari a +70% o più) fa della Germania il Paese europeo con la dinamica di spesa militare più rapida e voluminoso, superiore in termini assoluti a Francia e Regno Unito (che attualmente dedicano all’incirca il 2-2,5% del PIL). Il governo Merz ha approvato un piano costituzionale che sospende il “freno al debito” per finanziare il riarmo, istituendo anche un fondo straordinario da 500 miliardi dedicato a infrastrutture e difesa. In pratica, Berlino emetterà debito straordinario (circa 400-500 miliardi in più fino al 2029) per sostenere gli investimenti militari, senza aumentare tasse o tagliare spese correnti. Il ministro delle Finanze Lars Klingbeil (SPD) ha difeso l’operazione come una svolta necessaria: «non c’è nulla di più costoso dell’immobilismo», ha ricordato, confermando che la Germania tralascia la vecchia ortodossia del pareggio di bilancio per colmare le carenze strategiche.
Baykar entra nel mercato europeo della difesa: in Italia la produzione dei droni Akinci e TB2
Con la conclusione formale, il 30 giugno 2025, dell’acquisizione di Piaggio Aerospace, il costruttore turco Baykar ha ottenuto un punto d’appoggio industriale all’interno dell’ecosistema europeo della difesa. L’operazione, che coniuga posizionamento strategico e ambizione industriale, prevede la produzione dei droni Akinci e TB2 presso gli stabilimenti Piaggio di Villanova d’Albenga e Genova. Si tratta di un caso raro di produzione di sistemi a pilotaggio remoto da parte di un Paese terzo su territorio dell’Unione Europea, che offre a Baykar accesso diretto al mercato europeo, rilanciando al contempo un segmento storicamente rilevante ma fragile dell’industria aerospaziale italiana.
Secondo contratto per il KF-21: la Corea del Sud consolida la propria autonomia aerospaziale
Korea Aerospace Industries (KAI) ha firmato un secondo accordo con l’Agenzia per l’Acquisizione di Programmi della Difesa (DAPA) della Corea del Sud per la fornitura di altri 20 caccia multiruolo KF-21 Boramae, per un valore di 2,39 trilioni di won (1,76 miliardi di dollari). Il nuovo contratto segue quello stipulato nel giugno 2024 per i primi 20 esemplari, segnando una fase cruciale nella messa in servizio operativa del primo velivolo da combattimento di generazione 4.5 sviluppato integralmente in ambito nazionale. Le consegne dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2026 e consolidano il ruolo del KF-21 come elemento portante della futura flotta da combattimento sudcoreana e come asset industriale strategico nell’architettura di sicurezza dell’Indo-Pacifico.
Taiwan avanza nel programma di sottomarini con un ordine per due unità migliorate della classe Hai Kun
Taiwan ha firmato un contratto di costruzione con la CSBC Corporation per due ulteriori sottomarini della classe Hai Kun nell’ambito del programma Indigenous Defense Submarine (IDS), confermando l’impegno del Paese nello sviluppo di una capacità di deterrenza subacquea autonoma e sostenuta a livello nazionale. Le due nuove unità—descritte come “varianti compatte”—incorporeranno miglioramenti derivati dallo sviluppo e dai test dell’unità capoclasse, la ROCS Hai Kun (SS-711). Questo passaggio rientra nella struttura a fasi “2+3+2” del programma IDS, che mira a consegnare un totale di otto nuovi sottomarini entro i primi anni Trenta. Tuttavia, pur essendo formalizzato il contratto, il budget per la costruzione resta bloccato dallo Yuan Legislativo, in attesa dell’esito delle prove in mare della Hai Kun e della presentazione di un rapporto dettagliato sulle prestazioni da parte del Ministero della Difesa Nazionale.