La Svezia guida il riarmo europeo: verso un nuovo equilibrio strategico nella difesa del continente
Il riarmo europeo sta entrando in una fase nuova e più profonda, guidata da una combinazione di minacce percepite e incertezze strategiche. La guerra in Ucraina ha modificato in modo irreversibile la geografia della sicurezza del continente e ha rotto il paradigma della “pace perpetua” su cui molti paesi avevano modellato le proprie politiche di difesa dopo la fine della Guerra Fredda. Allo stesso tempo, il crescente scetticismo statunitense nei confronti degli impegni multilaterali, alimentato dalle posizioni assunte da Donald Trump e dal suo entourage, ha rafforzato nei governi europei la convinzione che sia necessario assumere una maggiore responsabilità nella difesa collettiva. In questo contesto, la decisione della Svezia di aumentare la spesa militare fino al 3,5% del PIL entro il 2030 rappresenta un punto di svolta. Non si tratta di una misura isolata ma di un segnale preciso: l’Europa del Nord si sta preparando a uno scenario in cui la dissuasione non può più essere delegata, nemmeno ai partner più storici.