GeoStrategia Digest #38
GeoStrategia è un servizio di analisi di Stroncature che si occupa di questioni strategiche e sicurezza internazionale, intese quali nuove variabili indipendenti che si impongono agli Stati e alle aziende, in un contesto globale dove l’ordine internazionale si va configurando non più secondo le logiche della convenienza economica e della competitività ma secondo quelle più antiche di amico e nemico. Tutti i contenuti sono riservati agli abbonati a Geostrategia.
Oltre i limiti della seconda guerra mondiale
Il panorama della sicurezza globale post-2022 ha accelerato un profondo cambiamento strategico sia in Europa che nell’Indo-Pacifico, imponendo una revisione dei vincoli storici imposti a Germania e Giappone dopo il 1945. Questi due Stati, un tempo potenze sconfitte soggette a limitazioni esterne in materia di riarmo e autonomia strategica, stanno riemergendo come attori centrali nei rispettivi teatri. L’invasione russa dell’Ucraina e l’assertività cinese nell’Asia orientale hanno messo in crisi le vecchie ipotesi su pace, sicurezza e ripartizione degli oneri all’interno delle alleanze occidentali. Ciò che un tempo era inconcepibile – un riarmo tedesco politicamente accettato, persino incoraggiato – è oggi una realtà in Europa. Contemporaneamente, la svolta dottrinale del Giappone verso capacità di contrattacco e maggiore spesa per la difesa riflette la Zeitenwende tedesca. Questi sviluppi segnalano una trasformazione strutturale delle rimlands occidentali e orientali, secondo la definizione della geopolitica classica di Nicholas Spykman.
Kubilius: entro il 2030 l’Europa deve produrre milioni di droni l’anno
L’ultimo allarme sullo stato della difesa europea arriva dal fronte tecnologico, in particolare dai droni. L’Unione Europea, sotto la pressione dell’eventualità di un conflitto futuro sul fianco orientale, sta prendendo atto della propria impreparazione. Il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, ha recentemente sollecitato una mobilitazione industriale senza precedenti, auspicando che entro il 2030 gli Stati membri arrivino a produrre milioni di droni l’anno. La richiesta nasce dal confronto con i dati ucraini: nel solo 2024, Kiev ha consegnato al proprio esercito oltre 1,3 milioni di unità. Secondo Keir Giles di Chatham House, la necessità di un riarmo rapido e coerente con la minaccia russa è nota da tempo, ma l’inerzia decisionale continua a ritardare le risposte concrete.
MilDef si aggiudica un contratto da 225 milioni di corone con Kongsberg Defence & Aerospace per sistemi IT rugged
Il 7 luglio 2025 MilDef, azienda svedese specializzata in tecnologie informatiche rugged per applicazioni militari, ha annunciato la firma di un contratto del valore di 225 milioni di corone svedesi (circa 19,5 milioni di euro) con Kongsberg Defence & Aerospace, il principale fornitore norvegese di sistemi di difesa. L’accordo prevede la fornitura di componenti hardware rugged – inclusi server, switch, computer e display – destinati a rafforzare le capacità digitali delle piattaforme Kongsberg. Le consegne inizieranno nel 2026 e si estenderanno per diversi anni. Si tratta del contratto singolo più rilevante mai ottenuto da MilDef sul mercato norvegese.
La Spagna approva un piano da 34 miliardi per la modernizzazione della Difesa entro il 2037
Il governo spagnolo ha approvato un piano pluriennale di investimenti per la Difesa pari a 34 miliardi di euro, da attuare entro il 2037. L’iniziativa rientra nel “Piano Industriale e Tecnologico per la Sicurezza e la Difesa” e prevede l’attivazione di 31 nuovi Programmi Speciali di Modernizzazione (PEM), destinati a rafforzare le capacità operative delle Forze Armate e a sostenere la base industriale nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato un tetto di spesa iniziale di 14,5 miliardi di euro per finanziare i primi 17 programmi, mentre il Ministero dell’Industria anticiperà 6 miliardi per accelerare la fase di avvio. Al momento, solo uno dei 31 contratti è stato formalmente firmato: si tratta della costruzione di un nuovo Buque de Aprovisionamiento para el Combate (BAC), del valore iniziale di 100 milioni su 700 previsti.