GeoStrategia Digest #43
GeoStrategia è un servizio di analisi di Stroncature che si occupa di questioni strategiche e sicurezza internazionale, intese quali nuove variabili indipendenti che si impongono agli Stati e alle aziende, in un contesto globale dove l’ordine internazionale si va configurando non più secondo le logiche della convenienza economica e della competitività ma secondo quelle più antiche di amico e nemico. Particolare attenzione è dedicata all’industria della Difesa, e le sue implicazioni in termini di sviluppo scientifico e tecnologico e sulla competitività delle economie nazionali. Tutti i contenuti sono riservati agli abbonati a Geostrategia.
La Germania avvia un programma storico di riarmo: fino a 7.000 veicoli da combattimento da Rheinmetall
Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild il 13 luglio 2025, Rheinmetall AG è in fase avanzata di negoziazione con il governo tedesco per la fornitura di 6.000–7.000 veicoli da combattimento. L’accordo, confermato dal CEO Armin Papperger, rappresenta il fulcro di un più ampio piano di ristrutturazione delle forze terrestri tedesche e di modernizzazione della Bundeswehr, volto a rafforzare la capacità di deterrenza della Germania all’interno della NATO. Se finalizzato, l’ordine potrebbe generare fino a 70 miliardi di euro di contratti nel corso dei prossimi dodici mesi solo sul mercato interno.
L’alleanza russo-nordcoreana si rafforza: Lavrov elogia il programma nucleare di Pyongyang
Durante la sua visita in Corea del Nord, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha espresso un sostegno esplicito al programma nucleare di Pyongyang, definendolo una scelta comprensibile e legittima alla luce delle minacce occidentali. L’incontro con Kim Jong-un è avvenuto in un contesto inedito: tre ore a bordo dello yacht del leader nordcoreano, ancorato davanti al resort balneare di Wonsan-Kalma. Il tono dell’incontro è stato cordiale, ma i contenuti hanno confermato un ulteriore rafforzamento dell’asse Mosca-Pyongyang, non solo in termini diplomatici ma anche militari. Kim ha promesso “sostegno incondizionato” a tutte le azioni della leadership russa per “risolvere” il conflitto in Ucraina, secondo quanto riportato dal quotidiano ufficiale Rodong Sinmun.
Finlandia, dove la difesa nazionale inizia dagli imprenditori
In Finlandia, la sicurezza nazionale non è affidata solo alle forze armate. Da decenni, il Paese ha sviluppato un modello di difesa estesa che coinvolge dirigenti d’azienda, accademici, funzionari pubblici e rappresentanti del mondo politico. Non si tratta di arruolamento o di esercitazioni armate, ma di formazione strategica: corsi intensivi, organizzati dallo Stato Maggiore e dalla scuola superiore di difesa, che offrono una visione integrata delle minacce contemporanee e delle risposte operative in caso di crisi. L’obiettivo è semplice e ambizioso: rafforzare la resilienza del sistema Paese trasformando i decisori civili in elementi attivi della difesa.
Contro gli sciami di droni russi, Kyiv si difende con ogni mezzo
Le notti di Kyiv sono tornate a essere segnate da allarmi, detonazioni e sirene. Gli attacchi aerei russi, sempre più frequenti e sempre più massicci, sono dominati dall’uso sistematico di droni kamikaze. Questi velivoli, spesso modelli Geran-2 derivati dalle Shahed iraniane, attraversano il cielo con un rumore metallico riconoscibile, simile a quello dei vecchi motorini. Quando arrivano in gran numero, la difesa aerea non riesce più a intercettarli tutti. Per questo, l’esercito ucraino e i volontari stanno impiegando ogni mezzo disponibile: mitragliatrici su pick-up, reti, armi leggere, droni intercettori e persino sistemi improvvisati realizzati con l’aiuto della popolazione civile.
Conflitti ibridi e dinamiche non lineari
Nel luglio 2025, la guerra ha assunto una nuova forma: non più limitata ai campi di battaglia tradizionali, ma distribuita tra domini militari, informatici e cognitivi. I conflitti ibridi non sono una deviazione dalla guerra classica, ma il suo nuovo standard. Non si tratta solo di eserciti e missili, ma di malware, reti sociali, propaganda e operazioni psicologiche. In questo scenario, la superiorità militare non garantisce più il successo, e la capacità di adattarsi rapidamente, di orchestrare strumenti diversi e di dominare la percezione pubblica è divenuta il vero vantaggio strategico.
Xi e la Dottrina Putin: la Cina riscrive l’equilibrio post-imperiale russo
La crescente assertività territoriale della Cina nei confronti della Russia rappresenta uno dei cambiamenti strategici più sottovalutati del momento. Secondo un’analisi pubblicata sul Wall Street Journal da Dan Quayle e Thomas J. Duesterberg, Xi Jinping starebbe progressivamente adottando una versione speculare della cosiddetta "Dottrina Putin" — il principio secondo cui uno Stato autoritario può giustificare l’espansione territoriale attraverso la rivendicazione di terre perdute in epoche passate. Ma in un paradossale ribaltamento storico, è proprio la Russia che rischia oggi di diventare oggetto di queste rivendicazioni cinesi, in particolare su vaste aree dell’Estremo Oriente acquisite da Mosca tra il 1858 e il 1860. Le implicazioni sono rilevanti non solo per il futuro dei rapporti bilaterali, ma anche per l’ordine strategico eurasiatico nel suo complesso.
MilDef si aggiudica un contratto da 225 milioni di corone con Kongsberg Defence & Aerospace per sistemi IT rugged
Il 7 luglio 2025 MilDef, azienda svedese specializzata in tecnologie informatiche rugged per applicazioni militari, ha annunciato la firma di un contratto del valore di 225 milioni di corone svedesi (circa 19,5 milioni di euro) con Kongsberg Defence & Aerospace, il principale fornitore norvegese di sistemi di difesa. L’accordo prevede la fornitura di componenti hardware rugged – inclusi server, switch, computer e display – destinati a rafforzare le capacità digitali delle piattaforme Kongsberg. Le consegne inizieranno nel 2026 e si estenderanno per diversi anni. Si tratta del contratto singolo più rilevante mai ottenuto da MilDef sul mercato norvegese.
La Spagna approva un piano da 34 miliardi per la modernizzazione della Difesa entro il 2037
Il governo spagnolo ha approvato un piano pluriennale di investimenti per la Difesa pari a 34 miliardi di euro, da attuare entro il 2037. L’iniziativa rientra nel “Piano Industriale e Tecnologico per la Sicurezza e la Difesa” e prevede l’attivazione di 31 nuovi Programmi Speciali di Modernizzazione (PEM), destinati a rafforzare le capacità operative delle Forze Armate e a sostenere la base industriale nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato un tetto di spesa iniziale di 14,5 miliardi di euro per finanziare i primi 17 programmi, mentre il Ministero dell’Industria anticiperà 6 miliardi per accelerare la fase di avvio. Al momento, solo uno dei 31 contratti è stato formalmente firmato: si tratta della costruzione di un nuovo Buque de Aprovisionamiento para el Combate (BAC), del valore iniziale di 100 milioni su 700 previsti.